Questo antenato del telegiornale, prodotto tra l’agosto e il marzo 1975, su richiesta del Consiglio federale, è stato diffuso quale avanprogramma in tutte le sale del paese, in lingua francese, tedesca o italiana. Offriva una sintesi dei principali eventi della settimana. Insieme alla radio e alla stampa, era l’unica fonte d’informazione durante e dopo la guerra, e ha segnato per decenni lo spirito di generazioni di spettatori. Più di 6’600 soggetti raffigurano la vita politica, sociale e culturale della Svizzera durante la Seconda guerra mondiale e il boom del dopoguerra.
Nel novembre 2016, nell’ambito delle 20esime Giornate internazionali del cortometraggio di Winterthur, le prime edizioni del Cinegiornale svizzero del 1956 sono state messe online su memobase.ch e swiss-archives.ch in tre lingue, il tutto accompagnato dai metadati completati.
La pubblicazione online del Cinegiornale svizzero è un progetto comune della Cinémathèque suisse, dell’Archivio federale svizzero e di Memoriav, sostenuto dall’Ufficio federale della cultura, dalla Fondazione Ernst Goehner, dalla Loterie Romande, dal Fondo della lotteria del Cantone Ticino e dalla SRG SSR.